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Acquerello con lavorazione digitale
Sergio Alessandrini
Artista Figurativo
Surrealismo Metafisico
L’artista romano Sergio Alessandrini mostra un approccio più vicino all’esplorazione meditativa e sottile di Magritte piuttosto che all’universo dell’incubo inquietante e ossessivo di Dalì o Ernst, manifestandosi nel suo caso attraverso concetti per lui essenziali, come quello del tempo o l’apparente delicatezza della natura, come i fiori, che nei suoi lavori mostrano in realtà tutta la loro forza.
Da un punto di vista puramente stilistico l’approccio di Alessandrini è fortemente figurativo e concreto ma è esattamente da quel legame con l’immagine conosciuta che diventa possibile creare scenari paralleli che l’occhio conosce ma da cui un attimo dopo viene attratto per la loro irrealtà; eppure la sostanza dei pensieri espressi è fortemente legata all’uomo, a un’essenza che gli appartiene malgrado la sua tendenza a nasconderla, e si manifesta davanti all’osservatore sotto forma di allegoria che in prima battuta lo incuriosisce e poi, in un secondo momento, lo aiuta a riflettere, a compiere un percorso introspettivo all’interno di se stesso guidato dalle immagini apparentemente reali dell’artista.
Uno dei temi principali della produzione di Sergio Alessandrini è il tempo, un elemento fondamentale della vita contemporanea di cui però l’essere umano tende a perdere il senso reale, credendolo infinito, recuperabile, rivivibile senza comprendere che invece tutto ciò che è possibile fare è afferrarlo e viverlo nel presente, prima che sia troppo tardi, senza aspettare di dover rimpiangere ciò che non si è colto.